La contraffazione industriale e commerciale costituisce, oggi, un vero e proprio settore, con operatori dedicati e strutture organizzative internazionali estremamente efficaci, le cui tecniche riproduttive sono in continuo perfezionamento, così che è sempre più arduo distinguere un falso dalla versione originale.
Definizione di contraffazione
Con il termine “contraffazione” si indicano spesso fenomeni diversi tra loro e non sempre omogenei; questo rende necessaria una prima classificazione non giuridica del fenomeno (ma condivisa dai maggiori studiosi del fenomeno) che declinano la contraffazione in cinque modalità.
- Imitazione confusoria dei prodotti
- Appropriazione del marchio
- Richiamo confusorio del marchio altrui
- Imitazione del modello e/o del brevetto
- Falsificazione totale
La contraffazione nel mondo del printing
Nel settore del printing la contraffazione riguarda esclusivamente cartucce toner e a getto d’inchiostro; per ovvi motivi industriali e di ritorno economico è impossibile pensare alla contraffazione di apparati di stampa. A conferma della sofisticazione del fenomeno e del suo sviluppo industriale, la contraffazione nel printing ha assunto diverse accezioni:
- Contraffazione dell’identità merceologica cioè la realizzazione di un prodotto (cartuccia/toner) con materiali potenzialmente tossici o comunque pericolosi.
- Contraffazione dell’identità aziendale cioè l’apposizione, senza diritto, del marchio di un’azienda che rispetta tutte le norme di sicurezza.
- Contraffazione del packaging ovvero la contraffazione della confezione recante il marchio contraffatto.
E in base alla tipologia di consumabile (OEM, Rigenerato, Compatibile), l’industria del falso interviene con aspetti e modalità differenti. Ecco come.
- Nei prodotti originali, la riproduzione, da parte di terzi, degli elementi che costituiscono il prodotto finito compresi tutti marchi, i disegni distintivi del packaging, i sistemi di sicurezza (security labels, security features…)
- Nei prodotti rigeneratiLa costruzione di una cartuccia rigenerata (re-manufatta) richiede, in luogo dell’uso o della realizzazione di parti / sotto-assemblati / assemblati, l’acquisizione da parte del produttore del non originale delle dovute licenze d’uso.
- Nei prodotti compatibili La produzione e/o la rivendita di cartucce non originali (compatibili nuove), realizzate con componenti coperte da brevetto, per cui l’OEM non ha concesso licenza, consiste in attività di contraffazione.
Danni della contraffazione
Da una recente indagine dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (www.uibn.gov.it), emerge che in Italia si spendono ogni anno 7 miliardi di euro in prodotti contraffatti che creano grosse e diverse ricatute sulla parte “sana” e “lecita” del Paese. È opportuno sottolineare il ruolo determinante del consumatore-acquirente di beni contraffatti che alimenta un pericoloso circolo vizioso all’interno del sistema socio-economico legale per divenirne poi a sua volta vittima, a beneficio del crimine. Purtroppo nella maggior parte dei casi di vendita di prodotti contraffatti ha l’obiettivo di soddisfare una richiesta cosciente del consumatore (più che ingannarlo in maniera subdola), pertanto pur non generalizzando, il consumato è sia vittima sia artefice del fenomeno.
ASSOIT alla luce de suo impegno nel contrastare il fenomeno ha identificato i danni prodotti dalla contraffazione e li ha definiti di tipo: aziendali, ambientali, sociali (e per il consumatore) e fiscali. Eccoli nel dettaglio:
Danni aziendali
- Danno all’immagine aziendale con ovvie ricadute economiche
- Riduzione di lavoro per tutta la filiera di produzione, vendita e distribuzione
- Concorrenza sleale e aggravio di spese (marketing, strumenti preventivi e programmi specializzati anti-contraffazione). Gli investimenti che le aziende effettuano per contrastare la contraffazione potrebbero essere utilizzati nella ricerca e/o verso ulteriori servizi per il consumatore.
Danni ambientali
- Sfruttamento illecito e non controllato di risorse ambientali e conseguente inquinamento
- Recupero di consumabili esausti e percorsi di riciclo non controllati
Danni sociali (e per il consumatore)
- Minacce per la salute per via di materiali e procedure industriali non verificabili
- Minor qualità del prodotto in termini di resa e qualità di stampa
- Compromessa affidabilità, efficienza e durata della stampante
- Perdita per il sistema di stampa delle certificazioni ambientali e garanzia farnita dal produttore
- Calo dell’occupazione regolare e sfruttamento del lavoro
- Mancanza di sicurezza sul lavoro e relativo aumento del costo sociale della sanità
Danni fiscali
- Mancato introito per lo Stato a causa di evasione fiscale e contributivo
- Incentivazione del lavoro nero, del riciclaggio e trasferimento all’estero di denaro sporco
- Calo dell’occupazione regolare e sfruttamento del lavoro non tutelato
I danni prodotti dalla contraffazione sono l’esatto contrario dei benefici prodotti dallla sana concorrenza in cui i produttori competono per soddisfare il consumatore sulla base delle sue richieste relative alle esigenze, alla qualità e al prezzo.
Lotta alla contraffazione
Visti i numeri e l’impatto sul tessuto sociale ed economico del Paese, la contraffazione è da ritenersi, senza eufemismi, un problema grave. Sul piano istituzionale sono numerose le novità istituite per dare forza e coordinamento all’azione di contrasto. Ecco le principali:
- Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione-UIBM; realtà che nell’ambito del Ministaro dello Sviluppo Economico testimonia che la lotta al falso è un pilastro dellla politica industriale del Paese.
- Consiglio Nazionale Anticontraffazione; organismo interministeriale con compiti di indirizzo e coordinamento per le amministrazioni che si occupano di lotta alla contraffazione.
- Commissione parlamentare d’inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale; organismo parlamentare col compito di raccogliere dati e testimonianze attraverso incontri e audizioni per la realizzazione di relazioni annuali.
Impegno di ASSOIT contro la contraffazione
Visti i numeri del settore printing in Italia (e i relativi volumi del contraffatto), ASSOIT in quanto riferimento nazionale per le tematiche di stampa e gestione dei documenti per l’ufficio, è impegnata a fare la propria parte nell’attività di contrasto alla contraffazione in maniera efficace e integrata grazie ai rapporti con le istituzioni, al contributo culturale e tecnico dei propri associati e alla collaborazione su più livelli con le forze dell’ordine, in primo luogo la Guardia di Finanza.
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