La ricerca “Smart Printing: dalla Pagina al Documento” realizzata dal Centro Studi ASSOIT si pone l’obiettivo di evidenziare gli andamenti del mercato nei due anni passati, riportare l’impatto della pandemia sul 2020 e valutare le prospettive per i prossimi due anni.
Il mercato del #Printing è un settore importante in termini di valori di fatturato. Parliamo di circa 2.5 Miliardi di euro di impatto sul PIL nazionale e quasi il 15% di valore complessivo del mercato nazionale di dispositivi e sistemi.

L’andamento del 2019 ha mostrato una lieve flessione rispetto al 2018, flessione ritenuta naturale e organica con il progredire dei processi di dematerializzazione o la stabilizzazione di processi aziendali e documentali digitali quali ad esempio la fatturazione elettronica.
Il 2020 è stato l’anno del Covid-19. Questa premessa induce a pensare a un calo, del resto registrato, che avrebbe potuto essere molto più significativo; invece, il mercato del printing ha dimostrato una generale tenuta, anche rispetto agli effetti del lockdown, che hanno sottratto almeno due mesi di fatturato “business”.
I volumi di stampa nelle aziende corporate hanno subito un forte ridimensionamento; viceversa, i volumi di stampe a casa hanno visto un notevole incremento, complici le esigenze lavorative di chi è rimasto in smart-working alle quali si sono aggiunte nuove necessità familiari determinate soprattutto dalla attività scolastica a distanza.
L’outlook per il biennio futuro indica una ripresa dei volumi di fatturato complessivi. Sarà la progressiva diminuzione dello smart-working in favore del lavoro in presenza a incidere sul recupero dei volumi di stampa (con l’ipotesi che non torneranno ai valori pre lockdown) e la trasformazione di servizi avrà un perimetro più ampio, dovendo considerare che il lavoro agile diventerà parte della realtà e che casa e ufficio coesisteranno, dando luogo a un unico ambiente ibrido.